Al momento stai visualizzando Fontana di Proserpina: opera da valorizzare

Fontana di Proserpina: opera da valorizzare

Fontana di Proserpina: dove si trova?

Nel cuore di Catania, accanto la stazione ferroviaria e vicina al centro storico, nasce nel 1905 un capolavoro di bellezza e mitologia che prende vita grazie allo scultore Giulio Moschetti. Tale opera è la fontana di Proserpina, la cui bellezza è evidente quanto non esaltata.

Il mito di Proserpina

Secondo il mito greco, la dea Proserpina, figlia della dea della fertilità Demetra, era stata rapita da Ade, dio degli inferi, proprio in Sicilia e precisamente nei pressi di Enna.

Ade la costrinse al matrimonio e a regnare con lui sottoterra, concedendole la possibilità di allontanarsi dagli inferi per un breve periodo, corrispondente alle stagioni primaverili ed estive. Al di fuori di tale periodo, Proserpina sarebbe dovuta ritornare al suo fianco.

Fontana di Proserpina

La fontana di Proserpina

Ecco quindi che l’opera acquisisce anche il significato di “viaggi temporanei” o brevi, ed è brillantemente accostata alla stazione. Quasi come un messaggio di buon augurio ai partenti, insieme a una raccomandazione di presto ritorno.

Progettata con un’imponente vasca dalle dimensioni generose e dalla forma irregolare, grazie alle notevoli dimensioni a disposizione dello scultore, questa opera d’arte trasforma lo spazio urbano in un luogo di incontro con il mito.

Moschetti si servì di un materiale allora poco utilizzato per opere pubbliche: il cemento grezzo. Il gruppo scultoreo al centro, che cattura l’intenso momento del rapimento di Proserpina, è un trionfo di espressione e dinamismo, con figure di cavalli marini e sirene che aggiungono un tocco di vivacità.

Bellezza deturpata

L’opera è meravigliosa, ma l’esperienza è notevolmente attenuata dalla presenza di rifiuti, e l’acqua fangosa rincara la dose. È stato per me un vero e proprio colpo al cuore ammirarne la bellezza deturpata in questo modo, nonostante i recenti restauri. E ancor di più vedere una reazione non piacevole da parte dei turisti che ne volevano ammirare da vicino le particolarità.

Mi rivolgo sia a chi non dovrebbe sporcare, che a chi dovrebbe pulire.

E’ possibile che non si abbia la sensibilità di amare e rispettare la bellezza della nostra città?

Cosa possiamo fare per mantenere pulita l’opera, portando a desistere chi vorrebbe gettarvi dei rifiuti?

La mia speranza

Sogno di poter vedere la fontana di Proserpina valorizzata, apprezzata e rispettata per la sua notevole bellezza, sia dai turisti che dai catanesi. Se iniziassimo a vedere con occhi nuovi tutto ciò che quotidianamente diamo per scontato, potremmo apprezzare e vedere da nuovi punti di vista l’immenso patrimonio che la nostra città ci dona, nonostante i numerosi eventi catastrofici subiti nell’arco dei secoli.

Fontana di Proserpina

Per leggere altri articoli, clicca qui.

Lascia un commento