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Piazza San Francesco d’Assisi a Catania

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Piazza San Francesco d’Assisi a Catania, attraverso gli anni, ha visto cambiare il proprio nome diverse volte. Inizialmente era conosciuta come il piano delle Erbe, poi divenne la piazza dei Cereali a causa del mercato ortofrutticolo che vi si svolgeva.

Successivamente prese il nome di piazza Cavallotti, per poi essere ribattezzata con il suo nome attuale, piazza San Francesco d’Assisi.

Uno degli accessi è da via Crociferi passando per l’arco di San Benedetto, voluto fermamente e con determinazione da monsignor Andrea Riggio.

Piazza San Francesco d'Assisi

Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata

La chiesa ed ex monastero di San Francesco d’Assisi all’Immacolata si affaccia sull’omonima piazza.

Fu eretta nel 1329 per volontà della Regina Eleonora d’Angiò, moglie di Federico II d’Aragona deceduta nel 1343, e al suo interno furono traslate le spoglie della regina. Fu finanziata dalla stessa regina e la diede in dono a frati francescani, rendendola la prima chiesa francescana a Catania.
Dopo la morte del marito, Eleonora si ritirò a vita monastica, nonostante non prese ufficialmente i voti.

Purtroppo la struttura fu distrutta dal devastante terremoto del 1693 e ricostruita, nello stesso sito, nel Settecento. La facciata risale, invece, al 1854.

Accanto alla chiesa i frati costruirono il  convento. Dopo le leggi eversive del 1866/67, il convento fu confiscato e trasformato in tribunale della Corte d’Assise prima e in caserma della finanza poi.

L’ingresso della chiesa è preceduto da una scalinata e dal sagrato chiuse da una balaustrata, risalente al 1850, sulla quale poggia, tra le altre, una statua di sant’Agata.

All’interno della chiesa vi è l’organo sul quale si esercitava il piccolo Vincenzo Bellini, nato nel palazzo Gravina-Cruyllas che si trova proprio di fronte alla chiesa.

Casa natale di Vincenzo Bellini

Proprio nel palazzo Gravina-Cruyllas hanno sede il Museo Civico Belliniano e il Museo Emilio Greco. Nelle sale dedicate a Emilio Greco sono presenti 159 opere, tra litografie e acqueforti, realizzate tra il 1955 e il 1992.

Monumento beato Giuseppe Benedetto Dusmet

Al centro della piazza è situato il monumento al beato cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, realizzato nel 1935 su progetto dell’architetto Raffaele Leone, in simmetria con la vicina piazza Mazzini.
La statua raffigurante il cardinale Dusmet è opera dello scultore palermitano Silvestre Cuffaro,invece si devono allo scultore catanese Domenico Maria Lazzaro gli altorilievi che circondano il basamento a forma di prua orientata verso sud e che rappresentano scene della lodevole vita del beato Dusmet. Progetto dell’architetto Raffaele Leone (Riposto, 11 ottobre 1897 – Catania, 9 dicembre 1981): ingegnere, architetto e pubblicista italiano.

 

Piazza San Francesco d'Assisi

Sul retro del monumento è incisa una parte del discorso tenuto il 10 marzo 1867, all’interno della basilica di San Paolo fuori le mura a Roma. Davanti a Papa Pio IX, l’Arcivescovo Giuseppe Dusmet, appena nominato, dice:

“Sin quando avremo un panettello
noi lo divideremo col povero
la nostra porta per ogni misero
che soffra sarà sempre aperta
l’orario che ordineremo affiggersi
all’ingresso dell’episcopio sarà
che gli indigenti a preferenza
entrino in tutte l’ore
un soccorso ed ove i mezzi ci manchino
un conforto una parola di affetto
l’avranno tutti e sempre.”

Piazza San Francesco d'Assisi

 

Piazza San Francesco d'Assisi

Ecco un video dell’Archivio Luce del giorno dell’inaugurazione:

Scavi archeologici presso Piazza San Francesco d’Assisi

In questo luogo, situato a est del monumento, nel 1959 l’archeologo Giovanni Rizza effettuò una scoperta archeologica significativa, mettendo alla luce una vasta collezione di reperti dell’epoca greca.

Questi ritrovamenti formavano una ricca stipe votiva e sono attualmente conservati nei magazzini dell’ex Manifattura Tabacchi. Si prevede che diventerà la sede del primo Museo Archeologico Regionale di Catania.

La scoperta è stata associata al luogo dove si crede sorgesse l’antico Santuario dedicato a Demetra.

In merito, il prof. Edoardo Tortorici nel libro “Catania antica: la nuova carta archeologica” scrive:

Nel giugno 1959, nel corso di lavori di scavo in piazza San Francesco per l’impianto del collettore fognario comunale, venne alla luce uno spesso strato contenente una straordinaria quantità di materiali archeologici, ceramici e fittili di età greca…

Lo strato di materiali di età greca (dal VII al IV secolo a.C.),venne scoperto sotto le fondazioni di edifici di epoca romana, alla profondità di m.3,50-4…

Secondo recenti stime si tratterebbe di oltre 12.000 reperti che costituiscono uno dei più cospicui depositi votivi della Grecia occidentale, di cui è stato sottolineato il carattere “internazionale” per la varietà e la quantità delle importazioni ceramiche (corinzia, chiota, calcidese, laconica, attica, ionica e greco-orientale)…

La scoperta venne subito messa in relazione con il santuario di Demetra, noto da testimonianze letterarie ed epigrafiche, la cui localizzazione costituisce argomento di discussione a partire dal XVII secolo.

Di recente si è ipotizzato che nelle fasi più antiche il santuario fosse dedicato ad Hera o ad Afrodite.

L’ ipotesi recente più accreditata tenderebbe a localizzare l’area sacra poco più a Nord, sulla sinistra di via Crociferi.

Piazza San Francesco d'Assisi

Palazzo Platania

L’altra dimora nobiliare su piazza San Francesco è l’imponente Palazzo Platania (sec. XIX).

Occlude ad est la vista del prospetto esterno del Teatro Antico e si trova alle spalle del monumento al cardinale Dusmet. La sua edificazione avvenne nell’ultimo venticinquennio del secolo XIX, i committenti furono Paolo Platania Grassi e Anna Scammacca.

Sin da allora, la famiglia Platania Grassi Scammacca è impegnata nella gestione, conservazione, e ristrutturazione di parte dell’edificio.

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